Socrate e la cultura del dialogo
SOCRATE E LA CULTURA DEL DIALOGO
Socrate era un
filosofo, nato ad Atene nel 470 o nel 469 a.C., che non condivideva il modo di
pensare dei sofisti, preferiva avere un contatto diretto con le persone,
soprattutto con i giovani, ma non mediante la scrittura, ma mediante la voce ed
il dialogo.
Infatti egli non
scrisse nulla e quindi non lasciò una diretta testimonianza di sé.
Socrate
metteva in dubbio tutto, si chiedeva il "perché?" di ogni cosa e
questo creava timore al governo del tempo perché avrebbe potuto incentivare un
cambiamento del sistema politico.
Egli
fu accusato ingiustamente di aver addirittura inventato nuove divinità e di
aver corrotto i giovani.
Il dialogo per lui è uno strumento di conoscenza.
A differenza
dei sofisti, che insegnavano l’oratoria, cioè l’arte di tenere discorsi in
pubblico, Socrate utilizzava il dialogo, sia con gli allievi che con la gente
incontrata in strada, allo scopo di individuare la definizione di un oggetto,
concreto o astratto, attraverso un serrato confronto di opinioni.
La forza
del dialogo socratico sta nell’essere formato sostanzialmente da due
momenti: l’ironia e la maieutica.
ü Ironia: egli fingeva di non conoscere gli argomenti e poneva domande in maniera incalzante. Così pian piano il suo interlocutore iniziava a dubitare delle proprie idee e dimostrava così di non avere una conoscenza piena dell’argomento.
(Vi è una motivazione religiosa per la quale Socrate utilizza la tecnica della maieutica. Si tratta della teoria della reminiscenza o anamnesi che verrà poi chiarita da Platone, suo discepolo).
L’obiettivo
più nobile degli esseri umani, secondo Socrate, è comportarsi in modo etico
ispirandosi ai principi della ragione. La razionalità in Socrate coincide anche
con il bene e con la giustizia.
Per
lui proprio il dialogo aiuta l’uomo a raggiungere la conoscenza del bene e ad
metterlo in pratica.
Si
parla di “Intellettualismo etico di Socrate”: se un uomo conosce il bene,
si comporta bene e quindi vive secondo giustizia.
Secondo
il filosofo, l’educazione è il risultato non solo del confronto
razionale, ma anche di un percorso personale di ricerca della verità e di
realizzazione del bene. In Socrate l’educazione è autoeducazione.
L’obiettivo
dell’educazione è la conoscenza del bene, attraverso il dialogo e la ricerca
personale, per giungere ad un comportamento corretto e ad una vita vissuta
secondo giustizia.
Commenti
Posta un commento